Poesia S. Angelo a Scala (Avellino) di Rolando Attanasio



S.ANGELO A SCALA (AVELLINO)

Campanile svetta come vecchio uomo vecchio
dove sono le braccia dei tuo contadini sinceri?
I pensieri. Dov’è Silvestra e i mie nonni morti e morti?

Forse vicini-lontani pensieri!
Ricordi su ricordi. ricordi?
Fotografie restano mute-appese

Inverni gelati e solitari. e sol leone d’estate
Tristi tramonti
Albe lontane che come galassie vicine di notte s’affacciano

Tutto tace e tace, sotto la luna piena. Io ritorno sempre e sempre, di tanto in tanto
vicino al fuoco di un camino rosso vernice, nel mio silenzio ombroso giardino all’ombra
di mie letture e mie passioni Spagnole andate. Amato silenzio, amato vento con le radici di pioggia

Forti alberi tacciono e tacciono in silenzio sempre.
Anche salendo verso la montagna, arrampicandosi spesso
verso l’infinito del cielo stellato, di stelle acceso lassù, lontano

è notte d’inchiostro ovunque. nero respiro eterno di luce.

Invia la poesia S.Angelo a Scala (Avellino) di Rolando Attanasio ad un Amico:
la tua e-mail: la sua e-mail:
26/01/2021 — 18:21:08 — ip: 54.85.57.0

Vota la poesia S.Angelo a Scala (Avellino) di Rolando Attanasio:
5 4 3 2 1

I vostri commenti alla poesia: S.ANGELO A SCALA (AVELLINO)

Al momento non ci sono commenti, lascia tu il primo!

Lascia un commento.

SitoFelice.it - Creazione Siti Web - Roma

© 2000 — 2022