Poesia Natale 2009 di Enrico Dignani



NATALE 2009

Se malgrado i debiti
un prevalente ceto medio se la cava,
non ascolta la musica lirica
e fa l’aghiforme con le palle
albero di Natale,
è inutile perder tempo con le rivoluzioni.
Il risentimento è scomodo
come il freddo.
Sul perché del panettone scadente,
che come giusto che sia,
è nella bocca degli incapienti
Babbo Natale
sorride al manganello con lo stipendio
e dice che la giustizia sociale
è un illusione antropomorfa.
Angelo santo
stammi vicino
dammi la mano che sono piccino.
La deflazione dei baci è il natale,
se gli adolescenti sorridono al Natale
è inutile perder tempo con le rivoluzioni.
Quasi tutti i vecchi
da troppo tempo attempati
sorridono della e alla Pasqua
con pensioni e rispetto adeguato.
Buon Natale cari barboni,
carcerati, matti e sfigati
il mondo così com’è
con i suoi facili costumi
abili e belli
vi sta sorridendo.
O stella stellina
che brilli lassù
ravviva il tuo lume che nasce Gesù.

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