Quella luce che invade tutto
Riportandomi ad una mia fotosintesi neuronale
Anche quella produce il nostro pensiero.
Esso stesso finissimo ora
Come una valanga permea lo spazio
Si rarefaceva in una farfalla sull’albero
Pensieri di muschio inermi appiccicati al muro
Stucchi le foglie del fico, ombreggiavano
Verde tranquillo ovunque, senza pietà
Felicità inumana
Morte e non è vita
Amore non giacenza filosofica
Religioni divenute reliquie
Il sole brilla più forte
La nostra luna acquieterà il corpo giovane
Orgasmi le mie rime
Tu.lontana al confine del tuo dovere
Come tutti e tutti i giorni
Senza pietà per le persone sane
I cosiddetti normali sono impazziti
Corretti, ubriachi di normalità
Imbevuti nell’oblio dell’usuale noioso
Che innaffia le loro terre smottate e le nostre case
Catene Cerbere, logorio, il tempo
Follia nostra se irrompessi, magari!
Non ti allontaneremmo
Tu non sei il caos disordinato
L’ordine di un confine altro
L’uomo ti teme
Solo per vigliaccheria e abitudine
Spesso quello che chiamiamo follia
Altro non è che musica e poesia
Altro non è che un suono diverso dal nostro
Folle, coatto, ossessivo. ordine
Sparisci, fatti inghiottire dalla luce
Che è sapienza divina.
Invia la poesia Libertà di Rolando Attanasio ad un Amico: | ||
la tua e-mail: | la sua e-mail: | |
30/11/2020 — 02:21:23 — ip: 3.238.147.211 |
Vota la poesia Libertà di Rolando Attanasio: | ||
5 4 3 2 1 | ||
Al momento non ci sono commenti, lascia tu il primo!
© 2000 — 2022