C’era una gatta con gli occhi cisposi
ed un bambino chiamato Masino.
Quel piccoletto la gatta afferrò
in fondo a un buco così la gettò.
Poi di giornali dei fogli pressò
un fiammifero accese e lo lanciò.
Bruciò la carta si bruciò la gatta
ma la pietà per la gatta si spense.
Sono passati più di sessant’anni
quel bambino mi dicono è già morto
però quel buco a tutt’oggi ammonisce.
Avvicinandomi ancora si sente
pianger la gatta con gli occhi cisposi
che non fa miao come quando era gatta
ma impreca contro il bambino Masino
che bruciò carta ed insieme la gatta.
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