I flutti e il vento
spingono contro
il desiderio di toccare
la terra promessa,
le carrette
e le vasche da bagno
che sfidano i miracoli
traghettano rottami di umanità
che nessuno vuole.
Le unghie artigliano le tavole
di barconi fradici
unico legame con la vita
tenuti a galla
dalla speranza
di arrivare a Lampedusa.
Le marine
si allenano al tiro veloce
con la mitraglia
su bersagli vivi
e quando fanno centro
i cenci diventano rossi di sangue vero.
Non sono uomini
sono bersagli colpiti
una volta no due volte si.
E tutte le torture subite,
le lotte,
gli anni di carcere
e il sangue versato
perchè ciò non accadesse mai più?
Rimosso?
Azzerato?
I duci in sedicesimo
e quel popolo
che non hai smesso
di essere fascista
plaude
a chi provoca
morte e dolore
nascondendosi dietro la lotta
ai clandestini,
al ‘ripristino della legalità’
e alla difesa
del posto di lavoro
contro lo straniero
che lo ruba ai nostri giovani.
Hai visto mai un italiano
aspirare al posto di lavoro
di un marocchino o di un romeno?
Stronzate messe in giro
da chi odia il lavoro
anche quello da italiano.
E le lotte,
il sangue versato,
gli ergastoli scontati?
E i canti della Rivoluzione?
E le fasce tricolori dei funzionari di polizia,
gli squilli di tromba delle cariche.
i lacrimogeni, le biglie d’acciaio
e tanto dolore.
tutto questo è accaduto inutilmente?
Si! Se un ministro tascabile
fa arrestare
un dipendente pubblico
per aver preso un cappuccino
in orario di lavoro
e difende il suo padrone,
che per tutto ciò che ha fatto
meriterebbe 10 ergastoli
o un colpo in fronte.
I cadaveri dei ‘senza tutto’
si frangono sugli scogli
e lo spettacolo
fa andare in brodo di giuggiole
i tifosi ‘dei cavalieri’ :
teste aperte
con in bella vista
cervelli pulsanti,
braccia,
gambe ammucchiate
insieme alla poseidonia
e disossate dai gabbiani.
E le botte
e le teste spaccate dai ‘boia chi molla’
e dalla polizia?
E ‘bella ciao’
non la canta più nessuno?
Speriamo
che chi ha subito torture
chi ha trascorso la migliore gioventù
dietro le sbarre
che ha perduto sangue e fratelli,
amori.
ricordi dove ha sepolto
l’ascia di guerra
e ritrovi
il coraggio di usarla.
Tutte le tribù di tagliatori di teste
affilino i tomahawak
e ne taglino il più possibile.
E ‘bella ciao’ l’hanno dimenticata?
Resistenza è necessaria,
mai più fumeremo il calumet
con la merda :
diventiamo tutti Algonchini,
Manitu, Windigo
e le nostre idee
ci proteggeranno.
Quanto prima
inizieremo le danze,
all’ombra del Totem,
benedetto dallo sciamano.
Mai più barconi
mai più respingimenti
a Lampedusa arriveranno in aereo.
All’orizzonte
vediamo nuvole rosso sangue
dipinte dagli operai in lotta
e spinte dalle idee
degli intellettuali liberi e senza padrone.
E non venite a dirci che abbiamo
capito male
o che è tutta colpa dei giudici :
non sono nostri amici,
non lo sono mai stati.
E, all’improvviso,
tutti ricorderanno
‘bella ciao’
e tutti la canteranno.
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