Adesso chiudo gli occhi
e provo a sognare
due dita lontane,
una mano,
la bottiglia
ed il cielo grigio sabbia,
un tappeto di vaniglia,
è come galleggiare
vivo, morto;
l’ombra ti possiede
e sei della tua stirpe
virgola di tempo
liquefatta
come l’ora che c’insegue;
una voce senza scampo,
stupida eco indistinta,
risuona d’ambizione
d’oltralpe la sovrana.
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