Poesia A Pablo Neruda di Giuseppe Gibilisco



A PABLO NERUDA

Chi
che non sia tristo
oserebbe
all’usignolo troncare
il suo canto?

Non si toccano i poeti!

Ravvivano
coscienze intorpidite
con folate di canti
divine.

Hanno ali
di vetro
e imperitura
voce di tuono.

Chi
che non sia onnipossente
può
del vento cessare
il respiro?
Chi
della luce
imprigionare il barbaglio
della vita
tacere i dolori?

Non toccateli i poeti!

Essi
sono il vento
la luce
la vita

sono il tempo
inesauribile tempo.

Non si toccano i poeti!

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