Nel fumo, appostato,
aspetto la vittima :
dovrà avere testa rotonda e baffi
e il manganello bagnato dal nostro sangue,
io non avrò pietà
sono stato indotto ad aprirgli la testa
dall’aria che si respira a casa
dal ventisette in poi
paghiamo i debiti del mese prima,
per una settimana si mangiucchia,
per la restante parte del mese
facciamo debiti che, fin quando sarà possibile,
pagheremo il mese successivo.
l’estintore, unica arma a buon mercato
e facilmente rinvenibile in loco,
è l’unico argomento
che può difenderci dall’usura di stato.
Questa non è la prima volta
e non sarà nemmeno l’ultima.
‘Carlo vive!’
è la scritta che campeggia
sul portellone
del blindato
dei carabinieri
che va a fuoco
ha fatto il giro del mondo,
quella scritta, invece,
è impressa nel cuore di tutti noi
e scomparirà, solo, con la nostra morte.
Ora dateci il tempo
di lanciarci nella lotta,
di farci lambire e toccare dalla fiamme,
di lanciare estintori per non spegnere
a per alimentare la lotta.
Io con l’inferno alla porta ci vivo,
il fuoco non mi fa paura,
io ci sarò sempre!
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